A
proposito di edipo re
Proposta teatrale e didattica sull’opera
più celebre di Sofocle
Regia di
Anna Teotti
"Non
chiamare felice nessun mortale fino all'ultimo giorno, nessuno, prima che abbia
varcato il confine della vita intatto dal dolore. (Sofocle)
Idea Teatro ha percorso la strada della ricerca per realizzare
un’originale versione dell’Edipo Re.
Il percorso è stato strutturato in più tappe, nelle quali la
struttura dell’opera ha preso forma confrontandosi in più performance in
interazione con il pubblico.
Idea teatro propone alle scuole, alle amministrazioni comunali e a
coloro che volessero promuoverlo un percorso didattico che analizza alcuni
elementi dell’opera affiancandoli ad una performance teatrale finale.
Durata dello spettacolo: Un’ ora e trenta minuti più, per le
classi che lo volessero, una discussione con gli attori e la regista.
E possibile anche concordare un percorso a più tappe cogliendo
alcuni aspetti fondanti dell’opera: il tema del potere, il tema della volontà
degli dei etc.
Location: lo spettacolo, estremamente flessibile, si presta ad
essere rappresentato nei più svariati spazi.
Note
di regia
La
storia non è presentata cronologicamente in modo lineare ma in un
sovrapporsi di passato e presente, che serve ad evidenziare
il vissuto e le emozioni dei personaggi.
Edipo
si presenta al pubblico nei suoi aspetti fondanti resi visibili attraverso
l’interpretazione di tre attori. Un Edipo giovane e un Edipo sovrano nella loro
dimensione consacrata dal mito sono affiancati dalla presenza di una figura di
Edipo donna che rappresenta il suo lato femminile.
La
scelta di scenografie e costumi non connotati temporalmente lascia allo
spettatore la libertà di attualizzare e di rivestire di significati personali
l’azione scenica. L’unico personaggio calato nel tempo del mito è il corifeo (
un vecchio sacerdote) che scandisce alcuni passaggi utilizzando anche la lingua
di Sofocle. Una scelta quest’ultima che costituisce un tributo e un raccordo
con l’origine del teatro greco.
La scelta di usare canti della
tradizione popolare salentina trova le sue ragioni nel fatto che il Salento è
il luogo dove è ancora viva la tradizione orale e dove ancora si parla il
griko, antico dialetto greco. Patrimonio culturale di quest’area sono i “traudia”
(i canti) e i suoni che si ispirano alla mitologia e alla tradizione musicale
dell’antica Grecia.Si è infine deciso di far parlare in dialetto bresciano il
pastore, per conferirgli un’aura di partecipazione corale al dramma che si va
compiendo, mantenendo nel contempo la dimensione del racconto leggendario.
ASS. CULTURALE IDEA TEATRO – CHIARI (BS) ideateatrochiari@gmail.com
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